C’è una nuova tendenza di cui vale la pena parlare. E viene da un mondo che raramente, quasi mai, è riuscito ad attirare la mia attenzione: quello dei tatuaggi. Detesto quelli troppo vistosi. D’altro canto non mi piacciono nemmeno quelli eccessivamente piccoli, perché mi sembrano inutili. Quelli floreali sono belli, spesso resto ammaliata da quei colori… Ma poi li ritrovo pochi anni dopo, tutti sbiaditi! Un attimo e hanno già perso il loro splendore. Insomma, ho sempre pensato che i tatuaggi non facessero per me. Finché non ho scoperto la meraviglia dei single line tattoo.

È una tecnica molto particolare, dalla resa ancor più particolare: l’ha inventata un artista iraniano che lavora a Berlino di nome Mo Ganji. Il suo obiettivo era quello di creare dei disegni di forte impatto, con un significato forte e immediato da cogliere, ma con linee super minimal realizzate con strumenti ancora più minimal. Così ha inventato il tatuaggio con una sola linea continua.

Che in un attimo ha conquistato mezzo mondo (persino me) diventando la tendenza del momento. Sono tatuaggi talmente sottili, flessuosi ed eleganti da sembrare un piccolo rivolo d’acqua sulla pelle. Un colibrì disegnato sul polso, magari abbinato a un bracciale sottilissimo, un filo d‘oro bianco, o magari a un bell’orologio impreziosito da swarovski, sarebbe veramente la fine del mondo.

Il bello è che sembrano leggeri, ma in realtà, come spiegano i tatuatori, richiedono molta precisione e, spesso, molti aghi. Anche una semplice parola di quattro lettere potrebbe richiedere ore per essere completata. Nulla che possa dissuaderci: la single line sta spopolando ovunque, soprattutto tra i giovani, che hanno un talento naturale nel cogliere i nuovi standard del design e le tendenze più interessanti. Tra l’altro, ho letto che la single line comincia a essere avvistata anche sulle passerelle. Altra tendenza da segnalare: i micro tattoo di JonBoy, amatissimi dalle star. Très chic. Super cool.

 

giulia