Oggi ho deciso di parlarvi di una delle diete più cool del momento. Non si tratta di un regime vero e proprio, ma di una filosofia alimentare. L’ho provata per tre mesi e sono pronta a condividerla con voi, perché è efficace e soprattutto alternativa. L’ha inventata il farmacista dei vip Alberico Lemme: se riuscite a entrare nel ritmo vi consente di perdere ben 10 chili in un mese (Briatore, per dire, ne ha persi ben 17!). Ecco le regole fondamentali: la dieta non prevede il solito conteggio delle calorie, ma si basa sull’indice glicemico dei cibi, suddivisi tra ammessi e totalmente vietati.

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La base di partenza è un test valutativo da fare nello studio di Lemme (a Desio), dopodiché si stende un menu personalizzato e si procede con un controllo mensile. Prima fase della dieta: la durata dipende dai chili da smaltire, visto che è la fase del dimagrimento. Qui il contatto con Lemme dovrebbe essere costante: in base ai risultati raggiunti lui provvede a creare il menu per i giorni immediatamente successivi. Cibi no: zucchero, dolcificanti, aceto, pane, latte e derivati e sale, perfino nell’acqua della pasta, perché aumenterebbe l’indice glicemico dei cibi. Frutta e verdura. Sono aboliti anche gli abbinamenti tra pasta e carne, quindi tra proteine e carboidrati, anche nella stessa giornata. I carboidrati vengono assunti da pasta, frutta e verdura.

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Cibi sìpasta, carne e pesce. Caffè e tè sono ammessi, anzi pare che stimolino gli ormoni (come l’adrenalina), che contrastando gli effetti dell’insulina favoriscono il dimagrimento. Il limone viene considerato un alimento brucia-grassi. Acqua anche gassata (per me una grande notizia). Olio extra vergine, peperoncino, pepe, prezzemolo, aglio, limone, salvia, rosmarino, basilico, timo, cipolla, crusca per impanare. Sono permessi tutti i tipi di cottura, anche la frittura (evvai). Il menu tipo prevede: pasta e carboidrati a colazione (intesa come prima colazione) e proteine a cena e pranzo. Attenzione: gli orari sono fondamentali, perché la dieta è basata sul funzionamento dell’insulina, quindi la colazione deve essere assunta entro le 9,30 del mattino, il pranzo tra le 12 e le 14 e la cena tra le 19 e le 21. È prevista una merenda-spuntino tra le 10 e le 11 e tra le 16 e le 17 consistente in un limone a spicchi e tè. Seconda fase: educazione alimentare. Dura tre mesi e si cerca di mantenere il risultato raggiunto grazie all’inserimento di alimenti che prima erano aboliti, per raggiungere un equilibrio ormonale ottimale. Qui si presume che abbiate raggiunto anche un elevato livello di consapevolezza e conoscenza dei meccanismi alimentari. Durante questa fase si considerano l’indice glicemico dei cibi e l’orario dei pasti, senza esaminare il conteggio calorie. Se provate, poi fatemi sapere 😉

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